venerdì 31 ottobre 2014

Speciale Halloween: gli Zombie di Flegonte di Tralle (feat. All You Need Is Dead)

Buonasera a tutti quanti e benvenuti allo speciale di Halloween meno spaventoso del web (wiiii....)! Oggi non avrete UN articolo ma ben DUE: che culo, eh? Infatti ho fatto una piccola collaborazione con l'admin della pagina facebook "All You Need Is Dead" (in cui vi invito a mettere mi piace subbbbito!), che ha scritto un pezzo per la rivista online "I Love Zombie". E dunque, che cosa trovate di qui e di là? Entrambi ci siamo occupati dello stesso autore, Flegonte di Tralle (mai sentito? tranquilli, ad aver letto le sue opere saremo in 24 in Italia), ma io lo contestualizzo nell'epoca e nel periodo in cui è vissuto parlandovi di alcuni racconti mentre, dall'altra parte, troverete interessanti collegamenti con il grande cinema horror di Romero e quello contemporaneo facendo riferimento alla più famosa delle storie di zombie dell'antichità: la "sposa cadavere" di Anfipoli. Quindi, decidete voi l'approccio da seguire: io vi lascio qui il link dell'articolo, vedete voi se leggervelo ora o più tardi!

Flegonte come non è mai stato


Di Flegonte di Tralle non è che proprio si sappia quanti peli del naso avesse: l'unica cosa certa, oltre al nome, è che fu un liberto (ex schiavo liberato) al servizio dell'imperatore romano Adriano (76-138). 

Piacere, Adriano!
Non abbiamo neppure una sua opera intera; anzi, non siamo nemmeno sicuri che le opere siano le SUE! Infatti capitava che l'imperatore scrivesse delle opere pubblicandole col nome dei suoi liberti (così se erano brutte poteva dare la colpa ad altri) e, anche in questo caso, sembra che ci sia una possibilità che questo sia successo. Quello su cui ci concentreremo oggi è il testo che più ci è arrivato integro (sebbene MOLTO lacunoso): "Il Libro delle Meraviglie". Fin da qualche centinaio di anni prima di Cristo andavano di moda libretti in cui gli autori facevano a gara per raccontare i fatti più assurdi: si tratta della paradossografia ("paradosso" lo sapete che è e "grafia" indica tutte le opere con cui si tratta l'argomento detto prima, il "paradosso" in questo caso). Ma senza iniziare, come solito, a parlare di Adamo e Eva arriviamo subito all'epoca della Roma imperiale (diciamo circa dall'anno 0 in poi per semplificarci le cose). In questo periodo l'oziosa corte dell'imperatore è sempre più smaniosa di innovazioni e novità in ogni ambito, ricercando le più lussuose stramberie solo per impiegare il proprio tempo libero dal momento che, probabilmente, si annoiavano tantissimo (tanto facevano tutto gli schiavi, che fregava a loro?). In particolare, in ambito letterario, si insinua la moda del macabro: da Seneca a Lucano passando per Petronio, tutti volevano sorprendere il pubblico con violente scene di sangue e dettagli macabri. E così fa pure Flegonte ma in maniera molto cruda rispetto agli altri!

Di questo "Libro delle Meraviglie" sono 3 (TRAE) i racconti che hanno influenzato maggiormente gli autori di racconti e romanzi horror fin dal 1800. In realtà la sua opera più famosa era "Le Olimpiadi", un elenco pallosissimo (così dicono i critici dell'epoca, pensate voi!) di persone (tutte rigorosamente inventate) che avevano vinto le gare nei secoli indietro. Ma, appunto, come dicevo, non siamo qui a parlarne oggi (grazie a Dio). A me spetta raccontarvi del secondo e del terzo: il primo, il più famoserrimo, è stato analizzato, come già detto (se non lo avete capito siete delle persone male), dall'admin della pagina All You Need Is Dead su "I Love Zombie" qui: andate a leggere! Ma torniamo a noi e al nostro Flegonte...

Abbiamo a che fare, entrambe le volte, con storie di morti tornati in vita ma con caratteri particolari: da una parte troviamo teste parlanti che profetizzano guerre e massacri mentre, dall'altra, una sorta di episodio di licantropismo. Ma andiamo con calma. Il secondo racconto parla di uno che, dopo essersi sposato e aver lasciato incinta la moglie, muore dopo pochi giorni. E fin qui tutto ok se non fosse per il fatto che il bambino è, in realtà, un androgino, una creatura mostruosa che presenta entrambi i genitali (questo era simbolo di grande sventura nell'antichità). Gli anziani del villaggio una sera tengono una riunione per decidere se eliminare o meno il neonato quando, dal nulla, spunta un uomo vestito di nero: è il padre defunto del bambino tornato indietro dall'Inferno a chiedere che il piccolo venga risparmiato! Tutti rimangono attoniti e non sanno se attaccarlo o essere accondiscendenti verso lo zombie ma, alla fine, decidono di tirargli contro delle pietre (la cosa più logica quando accadono cose del genere, no?). Il morto non più tanto morto si stufa, afferra suo figlio e, di fronte agli astanti, lo divora vivo e scompare lasciando, per terra, la testa del bambino. E immaginatevi lo stupore della folla quando questa comincia a parlare predicendo morte e distruzione per tutti! Il tema delle teste mozzate vaticinanti è molto caro non solo alla tradizione greco-romana ma poi si è preservata, se vogliamo, fino ai giorni nostri: pensate alla testa di maiale ne "Il Signore delle Mosche" o anche al gruppo "Talking heads" (anche se non penso proprio che abbiano mai sentito parlare di Flegonte di Tralle...)

Una moderna testa parlante


Nell'altro racconto la situazione è abbastanza simile. Per farla breve un generale dell'esercito romano muore e poi risorge predicendo a tutti incredibili sventure. La cosa particolare è che, dopo che ha finito di vaticinare, viene aggredito e sbranato da un gigantesco lupo demoniaco spuntato dalla foresta: una sorta di lupo mannaro! E non pensate che questi esseri fantastici siano nati solo nel 1800! Infatti il resoconto più famoso che ci è giunto di casi del genere è di Petronio nel "Satyricon" ma anche Ovidio ne "Le Metamorfosi" ce ne parla. Non serve, direi, ricordare quanto questa leggenda sia stata importante per secoli e viva ancora adesso nei nostri cuori.
A passare in generale più che il concetto di uomo-lupo è quello di uomo-coscienza interna. Dal più famoso "Dottor Jeckill e Mister Hyde" di Stevenson fino al Doppleganger di Edgar Allan Poe passando per "Frankenstein" e altri, i doppi hanno continuato a presentarsi nella nostra cultura in maniera sempre più impressionante. Capolavoro indiscusso di questa tematica è poi il fenomeno del vampirismo i cui di solito si conosce solo il celebre "Dracula" quando, in realtà, erano tantissime le storie, dal "Vampiro" di Polidori in poi, che hanno avuto a che fare con uomini pipistrello e paletti di legno.

Questo NON è un vampiro

Questo è un Vampiro!








Sarebbe bello continuare a parlare dei racconti di Flegonte... SE NE AVESSIMO!

Sfortunatamente questo è tutto quello che c'è e, forse, proprio perchè il materiale è così poco quest'opera rimane una sorta di perla unica nel panorama della letteratura classica. Il problema e la gioia di parlarvi di questo autore è proprio questo: ho ben poco da dirvi ma quel poco è estremamente curioso e interessante! In Italia Flegonte ha solo una traduzione disponibile al grande pubblico: quella dell'Einaudi da 25€. Un consiglio? Se la trovate (e già non è facile) leggetevi di nascosto i primi tre racconti (tanto ci mettete meno di 5 minuti) e basta. Se invece vorrete approfondire tutte le opere dell'autore leggendo tutte le note possibili all'opera e diventare i #massimiesperti di Flegonte allora questo è il libro che fa per voi!
Il libro solo per #massimiesperti 



E allora, che altro? Andatevi a recuperare, oltre all'articolo legato a questo qui anche la mia iniziativa per il 13 novembre che troverete invece di qua. Noi ci si vede settimana prossima e, anche se banale come la merda, BUON HALLOWEEN!

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